Eugenio Corti

«La vita di Eugenio Corti per verità e bellezza»

Il suo compito è dunque quello di consegnare al lettore non una pagina qualsiasi ma un’opera d’arte. Egli non copia la realtà, non la fotografa, ma la rende vera perché, attraverso le sue parole, suscita un’idea, un’emozione, un piacere, invitando a cogliere il legame profondo con il suo creatore. Egli ricrea il vero perché lo imita, esprimendo l’anima delle cose e delle persone descritte o presentate; pertanto, i suoni, i colori, le forme generate nella mente del lettore ridanno vita a ciò che viene rappresentato. Eugenio ricostruisce il rapporto tra la materia e la forma, ossia tra il sensibile e l’intellegibile. E’ una verità che porta alla bellezza e, a sua volta, è una bellezza che rimanda alla verità. Possiamo così riassumerla nel grande assunto aristotelico-tomistico: nel particolare si trova l’universale.

Il cavallo rosso - edizione giapponese

Comunismo a 16 carati in area occidentale

Eugenio Corti narra le vicende personalmente vissute durante la ritirata italiana del 1942-43 in Russia, per bocca del suo personaggio Michele Tintori, sottotenente di artiglieria, che aveva scelto di essere inviato sul fronte russo per verificare coi suoi occhi le meraviglie del “paradiso” sovietico.

Eugenio Corti

Appuntamento per il 5 giugno

Il 5 giugno non prendere impegni: in Ares si festeggia l’arrivo dell’estate, e sei invitato anche tu! Dalle 16:00 alle 20:00 ti aspettiamo nel nostro soggiorno (Via Santa Croce 20/2 – Milano) per festeggiare...